Baby Gang è di nuovo nei guai, questa volta per aver violato le prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale: ecco cosa è successo.
Con un seguito di oltre 6 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, è una delle figure di spicco della scena trap italiana. Solo pochi giorni fa ha tenuto un concerto al Forum di Assago di fronte a più di 15mila fan, durante il quale ha anche inscenato una fuga dalla polizia.
Il trapper ha sempre avuto problemi con la giustizia, con diversi processi e condanne a suo carico. All’alba di mercoledì è stato nuovamente fermato dai carabinieri di Milano a bordo della sua Lamborghini ed è stato denunciato: scopriamo tutti i dettagli!
Baby Gang: nuova denuncia per il trapper
Questa mattina Baby Gang è finito per l’ennesima volta nel mirino della giustizia italiana. Il trapper è stato fermato dai carabinieri di Milano per un controllo all’alba di mercoledì, mentre si trovava a bordo della sua Lamborghini tra via Melchiorre Gioia e via Galvani.
Le forze dell’ordine hanno accertato che, trovandosi lì a quell’ora, l’artista stava violando le prescrizioni della sorveglianza speciale per pericolosità sociale a cui è sottoposto. La misura, infatti, gli impone di restare in casa dalle 22 alle 7. Accertata la violazione, i carabinieri hanno immediatamente proceduto con la denuncia del 23enne.
Baby Gang ha deciso di condividere il momento con i fan pubblicando una storia Instagram. Nel video si vede lui con il passamontagna indossato mentre viene fermato dalla volante. La sorveglianza speciale nei suoi confronti è stata stabilita dal Tribunale di Milano per 1 anno e 6 mesi perché il trapper è stato ritenuto un soggetto “socialmente pericoloso“. L’unica eccezione sono i permessi per fare i concerti.
Un passato controverso
Non si tratta della prima volta che Baby Gang si trova a dover fare i conti con la giustizia. In passato il trapper ha affrontato diverse vicende giudiziarie, tra cui una condanna in primo grado a 3 anni e 4 mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale, legata a disordini avvenuti nel 2021. A ciò si aggiungono altre condanne, compresa una sentenza in appello relativa a una sparatoria avvenuta nel 2022, che ha visto il suo coinvolgimento e quello di amici del panorama rap.